Abbiamo sentito parlare molto di Cina ultimamente. Soprattutto negativamente, e con pesanti critiche, nelle campagne contro la violenza agli animali, la vivisezione, i test cosmetici, le vendite di pelli di cani e gatti ecc, in quanto in Cina attualmente a parte una legge riguardante gli animali selvatici e una per le speci in via di estinzione, regna solo un immenso vuoto giuridico che non permette di sanzionare coloro che commettono maltrattamenti sugli animali.
Anche in Cina pero’ la preoccupazione per il benessere e la protezione degli animali e’ una tematica che sta prendendo sempre piu’ spazio nella cronaca quotidiana. Aumentano le persone che rispettano gli animali e li considerano membri della propria famiglia, il movimento animalista e’ in continua crescita e aumenta il numero di coloro giorno dopo giorno si uniscono alla richiesta che sia promulgata il prima possible una legge nazionale che vieti i maltrattamenti.
Io questa volta voglio spezzare una lancia a favore della Cina.
Come sempre un intero paese viene attaccato per gli errori di una cerchia ristretta di persone, e si tende a criticarlo per le cose negative senza vedere gli sforzi che vengono fatti invece per migliorare la situazione.
Negli ultimi anni, ad Honk Kong si sono svolte manifestazioni internazionali per protestare contro gli abusi e a Taiwan sono state approvate nuove misure per proteggere gli animali che prevedono elevate sanzioni e la pena detentiva. La crudelta’ verso gli animali e’ ora considerata un crimine.
Anche in Cina, nonostante molte persone continuino a vedere la carne di cane come una “prelibatezza” sempre piu’ cittadini hanno iniziato ad avvicinarsi al concetto di benessere e protezione animale.
Si sono avanzate proposte di legge per una normativa a protezione degli animali domestici, e finalmente ci sono novita’ positive. Un gruppo di associazioni protezioniste e’ stato designato per collocare i randagi sul territorio di Beijing. Il progetto e’ finanziato dal Beijing Agriculture Bureau e dai dipartimenti cittadini e i rifugi offrono cibo e acqua pulita, oltre che vaccinazioni e servizi veterinari gratuiti agli animali randagi e dovranno attuare misure idonee affinche’ gli animali non vengano feriti o maltrattati.
Altra buona notizia e’ che il Shanghai Wildlife Park ha cessato di nutrire tigri e leoni con polli e conigli vivi, al fine di tutelare questi ultimi e dimostrare la crescente consapevolezza verso il benessere animale.
Inoltre anche la Cina diventa Bio! Dopo le Olimpiadi di Pechino e l‘Expodi Shangai per le quali la Cina rimarra‘ nella storia, ora e’ la volta della Grande Muraglia che non basta piu’ a proteggere la citta’: solo una foresta puo’ salvare la capitale. Per salvare Pechino dal deserto, dalla siccita’ e dall’aridita’, serve la selva piu’ vasta dell’Asia. E’ una missione senza precedenti, ai limiti della possibilita’ della natura e dell’uomo. In qualsiasi altro paese del mondo si sarebbe trasferita la capitale, come avvenne in Kazakhistan. Miliardi risparmiati e un’incertezza in meno. Ma la Cina e’ un altro mondo e Pechino e’ Pechino. Citta’ millenaria, eterna, simbolo della patria e con 23 miliardi di persone.
Questa impresa varata dal governo entrera’ nella storia del mondo: piantare trecento milioni di alberi per fermare l’avanzata del deserto del Gobi. Il progetto, battezzato La Grande Muraglia Verde, vuol far crescere una nuova foresta di 250mila km quadrati (per la cronaca l’Italia misura 300 mila km quadrati!) e la bomba-albero non solo proteggera’ Pechino dalle tempeste di sabbia ma esplodera’ contro il cambiamento climatico e l’avvelenamento dell’aria. Pechino ha scelto la natura e investe 7 miliardi di euro per riforestare il fronte nord della nazione. E tutta la popolazione si e’ mobilitata: per questo Bosco del Millennio (cosi’ si chiamera’ la prima parte di foresta) infatti ogni cittadino e’ invitato ad acquistare e piantare un albero seguendo il tracciato della Grande Muraglia.
E forse spezzare una lancia a favore della Cina questa volta non e’ abbastanza e non rende giustizia agli sforzi di un intero paese per difendere i diritti degli animali e per realizzare questa titanica impresa di riforestazione!
Anche in Cina pero’ la preoccupazione per il benessere e la protezione degli animali e’ una tematica che sta prendendo sempre piu’ spazio nella cronaca quotidiana. Aumentano le persone che rispettano gli animali e li considerano membri della propria famiglia, il movimento animalista e’ in continua crescita e aumenta il numero di coloro giorno dopo giorno si uniscono alla richiesta che sia promulgata il prima possible una legge nazionale che vieti i maltrattamenti.
Io questa volta voglio spezzare una lancia a favore della Cina.
Come sempre un intero paese viene attaccato per gli errori di una cerchia ristretta di persone, e si tende a criticarlo per le cose negative senza vedere gli sforzi che vengono fatti invece per migliorare la situazione.
Negli ultimi anni, ad Honk Kong si sono svolte manifestazioni internazionali per protestare contro gli abusi e a Taiwan sono state approvate nuove misure per proteggere gli animali che prevedono elevate sanzioni e la pena detentiva. La crudelta’ verso gli animali e’ ora considerata un crimine.
Anche in Cina, nonostante molte persone continuino a vedere la carne di cane come una “prelibatezza” sempre piu’ cittadini hanno iniziato ad avvicinarsi al concetto di benessere e protezione animale.
Si sono avanzate proposte di legge per una normativa a protezione degli animali domestici, e finalmente ci sono novita’ positive. Un gruppo di associazioni protezioniste e’ stato designato per collocare i randagi sul territorio di Beijing. Il progetto e’ finanziato dal Beijing Agriculture Bureau e dai dipartimenti cittadini e i rifugi offrono cibo e acqua pulita, oltre che vaccinazioni e servizi veterinari gratuiti agli animali randagi e dovranno attuare misure idonee affinche’ gli animali non vengano feriti o maltrattati.
Altra buona notizia e’ che il Shanghai Wildlife Park ha cessato di nutrire tigri e leoni con polli e conigli vivi, al fine di tutelare questi ultimi e dimostrare la crescente consapevolezza verso il benessere animale.
Inoltre anche la Cina diventa Bio! Dopo le Olimpiadi di Pechino e l‘Expodi Shangai per le quali la Cina rimarra‘ nella storia, ora e’ la volta della Grande Muraglia che non basta piu’ a proteggere la citta’: solo una foresta puo’ salvare la capitale. Per salvare Pechino dal deserto, dalla siccita’ e dall’aridita’, serve la selva piu’ vasta dell’Asia. E’ una missione senza precedenti, ai limiti della possibilita’ della natura e dell’uomo. In qualsiasi altro paese del mondo si sarebbe trasferita la capitale, come avvenne in Kazakhistan. Miliardi risparmiati e un’incertezza in meno. Ma la Cina e’ un altro mondo e Pechino e’ Pechino. Citta’ millenaria, eterna, simbolo della patria e con 23 miliardi di persone.
Questa impresa varata dal governo entrera’ nella storia del mondo: piantare trecento milioni di alberi per fermare l’avanzata del deserto del Gobi. Il progetto, battezzato La Grande Muraglia Verde, vuol far crescere una nuova foresta di 250mila km quadrati (per la cronaca l’Italia misura 300 mila km quadrati!) e la bomba-albero non solo proteggera’ Pechino dalle tempeste di sabbia ma esplodera’ contro il cambiamento climatico e l’avvelenamento dell’aria. Pechino ha scelto la natura e investe 7 miliardi di euro per riforestare il fronte nord della nazione. E tutta la popolazione si e’ mobilitata: per questo Bosco del Millennio (cosi’ si chiamera’ la prima parte di foresta) infatti ogni cittadino e’ invitato ad acquistare e piantare un albero seguendo il tracciato della Grande Muraglia.
E forse spezzare una lancia a favore della Cina questa volta non e’ abbastanza e non rende giustizia agli sforzi di un intero paese per difendere i diritti degli animali e per realizzare questa titanica impresa di riforestazione!
We’ve talked a lot about China lately. Especially negatively, and with harsh critics, in the campaigns against animal violence, vivisection, cosmetic tests, the sale of cat’s and dog’s fur etc. since in China at the moment, beside a law regarding wild animals and one for extincting species, there is an enormous juridical gap that does not allow to punish those who commit animal mistreatments.
Even in China, though, the concern about animal’s welfare and protection is an issue that is taking more and more space in everyday news. People respecting animals and considering them as members of their family are increasing, the animalist movement is growing, and the number of those who day by day join the request to enact a national law to forbid animal abuse is raising.
So this time, I want to put in a word for China.
As usual, an entire country has been attacked for a small circle of people mistakes, and we are inclined to criticize for its negative aspects without seeing the efforts that are done to improve the situation.
In the last years in Hong Kong many international manifestation have been held to protest against abuses and in Taiwan have been approved new measures to protect animals with heavy fines and prison sentences. Animal cruelty is now considered a crime.
In China as well, beside many people still consider dog’s meat a deliciousness more and more citizens have become to be aware of the concept of animal welfare and protection.
Many have been the draft bills about regulations to protect domestic animals and finally we have good news. A group of protectionist associations have been nominated to place the stray dogs of the Beijing area.
The project is sponsored by the Beijing Agriculture Bureau and by the civic departments and the shelters offer food, clean water, vaccinations and free veterinary services to the stray animals and will have to adopt suitable measures so that the animals are not hurt nor mistreated.
Another good news is that the Shanghai Wildlife Park has ceased to feed its tigers and lions with live chickens and rabbits, so to safeguard them and demonstrate the increasing consciousness towards animals welfare.
Besides, even China goes Bio! After the Olympic games and the Shanghai Expo, for which china will remain in history, it’s now the time of the Great Wall which is not enough anymore to protect the city: only a forest can save the capital city. To save Peking from the desert, from drought and aridity, the widest forest of Asia is needed.
This unprecedented mission, is at the limit of human and nature possibilities. In any other country the capitol city would have been transferred, as it happened in Kazakhstan. Billions of euros saved, and less uncertainties. But China is another world, and Peking is Peking. A millenary city, eternal, the country’s symbol and with 23 billions citizens.
This enterprise, launched by the government, will enter world’s history: to plant 300 billions of trees to stop the advance of the Gobi desert. The project, named The Great Green Wall, wants to grow a new forest of 250 thousands squared kilometers (note that Italy measures 300 thousands squared kilometers!) and the tree-bomb will not only protect Peking from sand storms but will blow against climate change and air pollution. Peking has chosen nature, and will invert 7 billions euros to reforest the north front of the nation. And all the population has mobilized: for this Millennium Wood (this is the name that will be given to the first part of the forest) in fact every citizen has been invited to buy and plant a tree following the traced route of The Great Wall.
And maybe this time, put in a word for China is not enough and gives no justice to the efforts of a whole country to defend animal’s rights and to accomplish this titanic task of reforestation!
By Anna - ISF_ItS Supervisor
Even in China, though, the concern about animal’s welfare and protection is an issue that is taking more and more space in everyday news. People respecting animals and considering them as members of their family are increasing, the animalist movement is growing, and the number of those who day by day join the request to enact a national law to forbid animal abuse is raising.
So this time, I want to put in a word for China.
As usual, an entire country has been attacked for a small circle of people mistakes, and we are inclined to criticize for its negative aspects without seeing the efforts that are done to improve the situation.
In the last years in Hong Kong many international manifestation have been held to protest against abuses and in Taiwan have been approved new measures to protect animals with heavy fines and prison sentences. Animal cruelty is now considered a crime.
In China as well, beside many people still consider dog’s meat a deliciousness more and more citizens have become to be aware of the concept of animal welfare and protection.
Many have been the draft bills about regulations to protect domestic animals and finally we have good news. A group of protectionist associations have been nominated to place the stray dogs of the Beijing area.
The project is sponsored by the Beijing Agriculture Bureau and by the civic departments and the shelters offer food, clean water, vaccinations and free veterinary services to the stray animals and will have to adopt suitable measures so that the animals are not hurt nor mistreated.
Another good news is that the Shanghai Wildlife Park has ceased to feed its tigers and lions with live chickens and rabbits, so to safeguard them and demonstrate the increasing consciousness towards animals welfare.
Besides, even China goes Bio! After the Olympic games and the Shanghai Expo, for which china will remain in history, it’s now the time of the Great Wall which is not enough anymore to protect the city: only a forest can save the capital city. To save Peking from the desert, from drought and aridity, the widest forest of Asia is needed.
This unprecedented mission, is at the limit of human and nature possibilities. In any other country the capitol city would have been transferred, as it happened in Kazakhstan. Billions of euros saved, and less uncertainties. But China is another world, and Peking is Peking. A millenary city, eternal, the country’s symbol and with 23 billions citizens.
This enterprise, launched by the government, will enter world’s history: to plant 300 billions of trees to stop the advance of the Gobi desert. The project, named The Great Green Wall, wants to grow a new forest of 250 thousands squared kilometers (note that Italy measures 300 thousands squared kilometers!) and the tree-bomb will not only protect Peking from sand storms but will blow against climate change and air pollution. Peking has chosen nature, and will invert 7 billions euros to reforest the north front of the nation. And all the population has mobilized: for this Millennium Wood (this is the name that will be given to the first part of the forest) in fact every citizen has been invited to buy and plant a tree following the traced route of The Great Wall.
And maybe this time, put in a word for China is not enough and gives no justice to the efforts of a whole country to defend animal’s rights and to accomplish this titanic task of reforestation!
By Anna - ISF_ItS Supervisor